Un team di astronomi, sfruttando un fenomeno chiamato lente gravitazionale, ha scoperto un buco nero ultramassiccio che ha 30 miliardi di volte la massa del Sole.
Uno dei più grandi buchi neri mai scoperti è stato rilevato grazie alla cosiddetta lente gravitazionale. Lo studio è stato effettuato da un team, guidato dalla Durham University, nel Regno Unito. La tecnica utilizzata prevede un elemento in primo piano che, a causa della gravità, può distorcere i raggi di luce proveniente da un oggetto più distante. Quando una galassia si trova quindi di fronte a un’altra, la galassia in primo piano può distorcere la luce della galassia dietro di essa. Proprio come una vera lente, viene ingrandita la galassia sullo sfondo. Questo metodo consente agli scienziati di studiare oggetti molto lontani con maggiore dettaglio.
I dati acquisiti vengono poi gestiti dal supercomputer della struttura DiRAC HPC. Questo HPC ha utilizzato sia il DiRAC Data Intensive Service che il DiRAC Memory Intensive Service, ospitati dall’Università di Cambridge e dalla Durham University.
Non è la prima volta che le immagini catturate da Hubble scovano oggetti lontani e oscuri attraverso la cosiddetta lente gravitazionale. Ne avevamo parlato per esempio qui.