Con le future missioni lunari, la Cina intende cercare risorse riutilizzabili per l’abitazione umana a lungo termine e per testare l’uso della tecnologia di stampa 3D sulla Luna.
La Cina prosegue lungo la sua tabella di marcia di esplorazione e sviluppo tecnologico sulla Luna. Con la missione lunare del 2020, la Chang’e 5, una sonda senza equipaggio, ha riportato sulla Terra i primi campioni di suolo lunare della Cina.
Già dal 2019 il lander e il rover di Chang’e 4 lavorano sulla Luna per consentire agli scienziati di osservare da vicino il suolo e condurre sondaggi sul lato nascosto del nostro satellite naturale.
La Cina ha pianificato il lancio di altre 3 missioni denominate Chang’e 6, 7 e 8 entro il 2030. Con la numero 8 si prevede di testare la stampa 3D sulla Luna.
Abbiamo raccontato diverse volte le attività spaziali cinesi in corso ed in particolare quelle sulla Luna come per esempio le scoperte del rover Yutu-2. In quel caso le prime immagini ricevute ad inizio dicembre 2021 da Yutu-2 suscitarono grande curiosità tra esperti ed appassionati. Quella forma sembrava troppo precisa per essere solo una roccia lunare. La fantasia corre veloce verso 2001 Odissea nello Spazio o qualche film della Marvel. Yutu-2 venne inviato per dare un’occhiata più da vicino e arrivato nei pressi del cubo scopri che si trattava di una formazione naturale.