Ricercatori italiani dimostrano per la prima volta la supremazia dei computer quantistici su quelli tradizionali. Li hanno utilizzati su un problema reale, come quello della ricerca di cyber attacchi nel traffico internet.
Un nuovo studio coordinato dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con il Politecnico di Milano, segna un nuovo record. Si è dimostrato che utilizzando l’intelligenza artificiale su un computer quantistico si rilevano gli attacchi informatici più velocemente che con i computer tradizionali.
La ricerca pubblicata sulla rivista del gruppo Nature Communication Physics è stata condotta da un team di ricercatori italiani, coordinati da Enrico Prati dell’Università Statale di Milano e in collaborazione con il Politecnico di Milano.
I ricercatori, per dimostrare la supremazia dei computer quantistici su quelli tradizionali, sono partiti da una loro precedente ricerca. Due anni fa infatti avevano dimostrato un nuovo modo di programmare l’algoritmo di intelligenza artificiale quantistica sviluppato in origine dalla NASA chiamato macchina di Boltzmann. “In quel caso però i risultati erano limitati a piccoli database dimostrativi, anche per le limitazioni dei computer quantistici di allora” spiega il fisico teorico della materia condensata Enrico Prati.
Altre volte qui sul sito web abbiamo approfondito come la ricerca scientifica e tecnologica italiana stia contribuendo all’evoluzione nel settore del calcolo e dei supercomputer. Avevamo descritto qui le novità introdotte da Leonardo per esempio.