Il mercato delle criptovalute in discesa trascina anche chi aveva investito nelle mining farm. L’IA però apre nuove possibilità di utilizzo per quell’hardware.
La crescente domanda di hardware adeguato e di chip di fascia alta per la gestione di tutto il comparto legato all’IA, consente a chi aveva investito nel mining di criptovaluta, di riutilizzare gran parte dei dispositivi inattivi.
Un esempio di quanto avviene nel settore è portato da Satoshi Spain che ha venduto e affittato centinaia di computer modificati e dotati di potenti chip grafici. Molti di questi sono rimasti inattivi per il crollo delle attività di mining e l’azienda spagnola ha iniziato a supportare i propri clienti nel riorganizzare le macchine per l’intelligenza artificiale. Il fondatore di Satoshi Spain Alejandro Ibáñez de Pedro lo chiama “mining 2.0.” e oggi queste macchine gestiscono carichi di lavoro IA per aziende, università e singoli sviluppatori in tutta Europa.
Non è la prima volta che affrontiamo il tema del mining e dell’altalena dei prezzi delle GPU. Stavolta l’IA ed i sistemi legati al suo addestramento, salvano chi aveva investito e speculato sulle criptovalute ed in particolare che aveva realizzato delle mining farm.