Jared Isaacman è il nuovo capo della NASA

Il presidente eletto Donald Trump ha nominato Jared Isaacman, un imprenditore con due voli orbitali all’attivo grazie a SpaceX, come prossimo amministratore della NASA.

Donald Trump annuncia su X la nomina del nuovo amministratore della NASA: “Sono entusiasta di nominare Jared Isaacman, rinomato leader aziendale, filantropo, pilota e astronauta, come amministratore della National Aeronautics and Space Administration (NASA). Jared guiderà la missione della NASA verso la scoperta e l’ispirazione, aprendo nuove strade a risultati innovativi nella scienza, nella tecnologia e nell’esplorazione spaziale.”

Conosciamo meglio Isaacman

Isaacman, 41 anni, è il fondatore e amministratore delegato di Shift4 Payments, una piattaforma dedicata alla gestione dei pagamenti online. Inoltre è co-fondatore di Draken International. Si tratta di un’azienda militare privata. Tra i servizi offerti troviamo: addestramento al volo, simulazione di minacce, supporto per la guerra elettronica, rifornimento aereo e altro ancora. Ha diverse collaborazioni con con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Nel 2021, Isaacman ha partecipato alla storica missione Inspiration4, volando nello spazio a bordo di una navicella spaziale SpaceX Dragon. Si è trattato della prima missione spaziale umana interamente privata.

A settembre, Isaacman è tornato nello spazio come comandante della missione Polaris Dawn. Con quella missione è diventando il primo individuo a effettuare una passeggiata spaziale completamente commerciale senza il supporto di un’agenzia spaziale governativa.

Ha passato quasi otto giorni nello spazio in due missioni come astronauta privato e potrebbe volare almeno altre due volte con SpaceX. Isaacman ha iniziato il programma Polaris nel 2022 e ha firmato un accordo con SpaceX per tre missioni spaziali dopo il suo primo viaggio con Inspiration4. Polaris Dawn è stata la prima e sarà seguita da una seconda missione Polaris su una capsula SpaceX Dragon, poi da una terza missione che mira a essere il primo volo umano sul grande razzo Starship di SpaceX. Tuttavia, se la sua nomina sarà confermata, i piani di volo potrebbero cambiare.

Nel ruolo di leader della NASA, Isaacman sarà responsabile della gestione di un budget annuale di quasi 25 miliardi di dollari. Una significativa porzione di questi fondi è allocata al programma Artemis, il cui obiettivo è riportare gli astronauti americani sulla Luna entro la fine del decennio.

E quindi Artemis?

Con l’aumento dei ritardi e la Cina che punta a far sbarcare i suoi cittadini sulla Luna entro il 2030, è probabile che la nuova amministrazione Trump riconsideri l’architettura del programma Artemis della NASA. Attualmente, il piano dell’agenzia prevede l’uso del razzo Space Launch System. SLS è di proprietà governativa e, con la navicella spaziale Orion, può inviare equipaggi umani verso la Luna.

Nel 2021, la NASA ha siglato un accordo con SpaceX per lo sviluppo di una versione lunare della navicella spaziale Starship, destinata a trasportare gli equipaggi sulla superficie lunare. Il contratto per il lander lunare di SpaceX ha ora superato i 4 miliardi di dollari, comprendendo i primi due lander Starship. Nel 2023, l’agenzia ha anche affidato a Blue Origin, la compagnia spaziale fondata da Jeff Bezos, la costruzione di un proprio lander lunare per trasportare astronauti, con un contratto del valore di 3,4 miliardi di dollari.

Attualmente, è previsto un sistema di backup per i lander capaci di trasportare gli astronauti dalla orbita alla superficie della Luna, tuttavia non esiste un’alternativa al sistema SLS. Si prospetta un possibile intervento del nuovo direttore della NASA, che ha sempre espresso dubbi riguardo al razzo SLS.

Lo scorso marzo aveva scritto su X: “Spendi miliardi per la ridondanza del lander lunare che non hai con SLS a spese di decine di programmi scientifici. Non mi piace.”

Ecco quindi che i punti interrogativi sulla missione Artemis III (dove è previsto l’allunaggio) aumentano. La missione infatti è prevista per la fine del 2026 ma, come è a questo punto plausibile, gli obiettivi potrebbero cambiare.

Per Artemis II, attualmente previsto per la fine del 2025, non si prevedono modifiche all’utilizzo del sistema SLS e della capsula Orion. Cambiare le specifiche a questo stadio degli sviluppi e degli investimenti sarebbe infatti impraticabile. I prossimi mesi saranno di lavoro intenso per il nuovo direttore della NASA e per tutte le persone impegnate nel ritorno dell’uomo sulla Luna.

Prossimi sviluppi

Isaacman su X dichiara: “Sono onorato di ricevere la nomina del Presidente Trump per ricoprire il ruolo di prossimo Amministratore della NASA [] Sono nato dopo gli sbarchi sulla Luna; i miei figli sono nati dopo l’ultimo lancio dello Space Shuttle. Con il supporto del Presidente Trump, posso promettervi questo: non perderemo mai più la nostra capacità di viaggiare verso le stelle e non ci accontenteremo mai del secondo posto. Ispireremo i bambini, i vostri e i miei, a guardare in alto e a sognare ciò che è possibile. Gli americani cammineranno sulla Luna e su Marte e, così facendo, renderemo la vita qui sulla Terra migliore.”

Riassumendo: verso la Luna e oltre.

Trovi il mio approfondimento anche su DDay.it


Credits: SpaceX

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