Si chiama Fourth Power l’azienda che propone la sua tecnologia di accumulo di energia a temperatura ultraelevata in blocchi di grafite. Sarebbe 10 volte più economica delle batterie agli ioni di litio e più efficiente dei sistemi che utilizzano le turbine a vapore.
Riuscire ad accumulare l’energia in eccesso in modo economico ed efficiente è una delle sfide a cui la tecnologia cerca di rispondere. L’energia in eccesso da accumulare può derivare, per esempio, dalla produzione fotovoltaica o eolica e poterla riutilizzare nei momenti in cui naturalmente cala questa produzione è il sogno di molte aziende. Fourth Power sostiene di esserci riuscita cercherà di dimostrarlo con un suo prototipo da 1 MWh.
Visto l’obiettivo molto sfidante è interessante notare l’idea è invece abbastanza semplice nel suo complesso. L’energia prodotta in eccesso, per esempio da fonti rinnovabili, viene utilizzata per scaldare grandi blocchi di grafite fino a raggiungere i 2.500 °C.
In altri casi vi ho raccontato di come la ricerca scientifica cerca di risolvere alcuni dei problemi legati all’utilizzo delle batterie per accumulo di energia. In questo caso per esempio i ricercatori dall’Università di Toronto hanno indagato la possibilità di poter estrarre metalli preziosi, compreso il litio, il cobalto oltre a nichel e manganese, dalle batterie agli ioni di litio che hanno raggiunto la fine della loro vita utile. Immaginate che vantaggi questo potrebbe portare.