Cosa succede quando un Alieno curioso guarda gli esseri umani tentare di conquistare lo spazio, test dopo test, razzo dopo razzo? Sparky, il mio coinquilino extraterrestre, ha molte domande: perché continuano a far esplodere razzi giganti? E, più in generale, come fa la tecnologia terrestre a spingersi così oltre? Ogni volta che qualcosa va storto, sembrano solo più motivati a riprovare. Nel corso di questa chiacchierata sullo Starship Flight 8, Sparky si immerge nel mondo delle esplorazioni spaziali e della tecnologia, cercando di comprendere la visione umana dietro i progressi e i fallimenti. Per me, è l’occasione perfetta per spiegare cosa c’è dietro questi enormi passi verso il futuro. Se vuoi scoprire com’è vivere con un extraterrestre che guarda la corsa allo spazio, la tecnologia e l’evoluzione delle abitudini quotidiane, allora mettiti comodo unisciti a noi in queste chiacchierate.
Il caffè è pronto, prendo la tazzina, riapro il Macbook, mi siedo e gusto l’aroma: un momento perfetto per leggere le ultime notizie in tranquillità e silenzio.
— “No, no, non bere!” Sparky mi strattona il braccio e per poco non rovescio il caffè sul Mac.
— “Sparky, cosa c’è? Dai, sto bevendo il caffè. Ma non eri in camera?”
— “Sì, sì, questo intruglio puzzolente, ma che ci troverai di buono.” Tira fuori quella specie di lingua blu con espressione di disgusto.
— “Ma sarà puzzolente per te, non hai nulla da fare? Lasciami tranquillo, almeno dopo pranzo.”
— “Hai letto?” Mi guarda con gli occhioni spalancati saltellando.
— “Hai letto cosa? Ne leggo tante di cose.” Continuo a bere il caffè, magari va a fare altro.
— “Il test del suppostone di Elonio!” Inizia a ridere e saltellare ancora di più.
— “Sì, ho letto del test di Starship, ho pubblicato un articolo stamattina.” Mi fissa, saltella e non si schioda.
— “Quindi il grande suppostone argentato di SpaceX sta per lanciarsi di nuovo? Non si stancano mai di far saltare le cose in aria?”
Certo che è proprio buffo, parla in un modo tutto suo.
— “Eh, diciamo che preferiscono chiamarlo rapido disassemblaggio non programmato. Ma sì, il prossimo test, l’Integrated Flight Test 8, è previsto per il 28 febbraio.” Sorseggio il caffè e provo a fare il vago ma prosegue:
— “Mi ricordo del test scorso. Hanno catturato il booster con quelle braccia meccaniche da film di fantascienza, ma la Starship è finita in pezzi: un successone!”
Lo abbiamo visto insieme su X, è stata un’esperienza faticosa: è un piccolo alieno, ma si muove più di un cucciolo di Jack Russel.
— “Ti ricordi bene, ma ogni test è un passo avanti. Il booster Super Heavy è stato recuperato con successo, e questa volta l’obiettivo è far ammarare in modo controllato la Starship, come durante il test numero sei, senza che si trasformi in un’esplosione artistica.”
— “Ah, quindi il piano è: meno fuochi d’artificio, più atterraggi controllati. Got it.”
Ora gli ha preso a usare termini inglesi: sta imparando molte lingue con ChatGPT, difficile seguire i suoi flussi mentali.
— “Esatto. Inoltre, il volo seguirà un profilo suborbitale con rientro nell’Oceano Indiano, proprio come il test precedente. Ma questa volta stanno testando nuove piastrelle termiche più resistenti per proteggere la Starship dal calore che si genera durante il rientro in atmosfera. Se tutta la struttura resisterà, sarà un bel passo avanti per le missioni future.”
— “E prima di lanciare il razzo, devono passare attraverso l’infernale burocrazia terrestre, giusto?” Passa da un argomento all’altro con lo stesso ritmo dei suoi saltelli sul posto.
— “Giusto. SpaceX sta aspettando i permessi della FAA. Senza quelli, niente spettacolo. Hanno già pubblicato i NOTAM, che sono avvisi di sicurezza per il traffico aereo.”
— “NOTAM? Tipo Nessuna Ora è giusta per Tentare Atterraggi Morbidi?” Sorriso a tutta bocca aliena.
Cerco di non dargli troppa soddisfazione, altrimenti non si ferma più.
— “In effetti hai un bella fantasia, ma No. Significa Notice to Airmen ed è un sistema per avvisare i piloti delle zone di rischio per il volo.”
— “Okay, quindi in pratica hanno detto: Ehi, umani volanti, evitate questa zona perché potremmo farci cadere un razzo dentro. Chiaro.”
— “Sì, più o meno. Inoltre, potrebbero aver fatto miglioramenti tecnici per il rientro, per ridurre i danni ai componenti critici. Ad esempio, il sistema di controllo della discesa è stato ottimizzato per garantire una maggiore stabilità durante il rientro.”
— “Ah, quindi meno boom e più riutilizzo. SpaceX vuole riutilizzare tutto, vero? Magari anche le scintille dell’esplosione per accendere il barbecue?”
— “Sì, barbecue a parte, l’obiettivo finale è rendere Starship completamente riutilizzabile. Anche perché deve portare astronauti sulla Luna per la missione NASA Artemis III nel 2027.”
— “Luna? Nah, Musk non è più interessato. Marte è il suo pallino.”
Stavolta l’alienuccio ha capito bene.
— “Già, pare voglia accelerare la prima missione con equipaggio verso Marte.“
— “Quindi Artemis III e la Luna potrebbero aspettare mentre Musk va a piantare una bandiera su Marte prima di tutti.” Smette di sorridere e mi guarda fisso, come in attesa di una conferma.
— “Vedremo chi avrà l’ultima parola. Intanto, preoccupiamoci di guardare in diretta cosa succederà a Boca Chica, in Texas, per il prossimo test. E incrociamo le dita che questa volta non finiscano pezzi di razzo nei giardini di qualcuno.”
— “Prepariamo i popcorn come l’altra volta, vero?”
Ricomincia a saltellare, sorride pregustando i pop corn e torna in camera sua.
È dura vivere con un alieno in casa.
Credits Image: SpaceX