Ieri sera si è conclusa la missione di Astrobotic denominata Peregrine Mission One. Come anticipato dell’azienda e concordato con la NASA è rientrata in atmosfera con traiettoria controllata ed è bruciata sull’oceano Pacifico meridionale.
L’azienda Astrobotic ha informato la stampa che nella serata di ieri ha perso il contatto con la sonda Peregrine intorno alle 22 italiane. La perdita di contatto era previsto perchè quello è stato il momento del rientro controllato in atmosfera e della conseguente distruzione della sonda.
Il rientro in sicurezza di Peregrine in atmosfera terrestre è l’ultimo atto della Peregrine Mission One di Astrobotic iniziata l’8 gennaio in occasione del lancio inaugurale del nuovo razzo Vulcan Centaur della United Launch Alliance. Poco dopo la separazione dello stadio superiore del Vulcan si è presentata l’anomalia che è poi risultata fatale per il proseguimento della missione originaria. L’obiettivo storico era il primo ritorno degli USA sulla superficie lunare dal 1972 con la missione Apollo 17.
Abbiamo seguito fin dall’inizio la missione di Peregrine e avremmo voluto un risultato diverso. Sarà per la prossima volta visto che Astrobotic sta preparando una seconda missione con un lander lunare di nome Griffin.
Il mio approfondimento su peregrine Mission One su DDay.it
Immagine di copertina Credits: Astrobotic