In Germania 42 organizzazioni di categoria che rappresentano autori e artisti hanno firmato una lettera in cui si esorta l’UE ad affrontare i problemi di copyright per ChatGPT.
ChatGPT, da quando è sbarcato in Europa, non ha avuto un trionfale benvenuto da parte degli organismi di regolamentazione. Uno degli esempio in corso è quello con le autorità di regolamentazione italiane (GPDP). Ora è arrivato il turno per i sindacati tedeschi di esprimere le loro preoccupazioni per una potenziale violazione del copyright.
In questo caso sono 42 le organizzazioni di categoria rappresentanti oltre 140.000 autori e artisti ad aver sottoscritto una lettera per sollecitare l’UE sulle regolamentazione dell’utilizzo, da parte dell’IA, del materiale protetto da copyright.
Secondo quanto riportato da Reuters, la lettera recita: “L’uso non autorizzato di materiale didattico protetto, il suo trattamento non trasparente e la prevedibile sostituzione delle fonti con l’output dell’IA generativa sollevano questioni fondamentali di responsabilità e remunerazione, che devono essere affrontate prima che si verifichi un danno irreversibile…l’IA generativa deve essere al centro di qualsiasi regolamentazione significativa del mercato dell’intelligenza artificiale stessa.”
Abbiamo già affrontato i problemi derivanti dall’utilizzo di strumenti come ChatGPT, in quel caso vennero messi i paletti dalla rivista scientifica Nature.