Un ricercatore dell’Università di Toronto ha sviluppato una nuova tecnica per aiutare a riciclare i metalli nelle batterie agli ioni di litio utilizzando fluidi supercritici.
Viene dall’Università di Toronto la prospettiva di poter estrarre metalli preziosi, compreso il litio, il cobalto oltre a nichel e manganese, dalle batterie agli ioni di litio che hanno raggiunto la fine della loro vita utile. Gisele Azimi, professoressa dei dipartimenti di scienza e ingegneria dei materiali e ingegneria chimica e chimica applicata presso la Facoltà di scienze applicate e ingegneria, e il suo team hanno proposto infatti un metodo nuovo e più sostenibile per estrarre questi metalli preziosi.
Altre volte abbiamo affrontato il tema della ricerca scientifica nel campo della produzione dell’energia come con il fotovoltaico in questo esempio. In quel caso i ricercatori di Stanford, guidati da Sid Assawaworrarit, cercano di sfruttare le condizioni meteo favorevoli senza nuvole nel cielo notturno per sfruttare il fenomeno del raffreddamento radiativo. Questo effetto, in una notte limpida, consente alla luce infrarossa di irradiarsi liberamente dalla superficie dei pannelli solari verso lo spazio. Immaginate la possibilità di produrre energia elettrica, anche in minima parte, durante le ore notturne.